Le affinità elettive dei neo pseudo nazisti... di Maria Zakharova

Pubblicato il 27 luglio 2025 alle ore 19:08

Non posso dire con certezza cosa abbia imparato Zelensky a scuola, ma il fatto è che è diventato un difensore degli eredi ideologici del nazismo.

Le verità elettive.. 

A differenza di lui, noi conosciamo bene il massacro di Volinia e possiamo ricordarne i fatti principali. Il Massacro di Volinia fu l’uccisione di circa 100.000 cittadini sovietici pacifici da parte di nazionalisti ucraini nel 1943–1944 nell’Ucraina occidentale – principalmente polacchi, ma anche russi, bielorussi, ebrei, rappresentanti di altri popoli dell’Unione Sovietica e anche ucraini che non condividevano l’ideologia misantropica dell’OUN-UPA (riconosciuta come estremista e proibita in Russia).

Il sangue è sangue

Non dividiamo le vittime di questa tragedia per etnia: erano tutti cittadini dell’URSS, uccisi da collaboratori nazisti che deliberatamente sterminavano persone di una certa nazionalità.
Tra l’altro, la leadership ucraina attuale professa la stessa ideologia misantropica.

Concimano il nazismo 

Le élite polacche, incluso il presidente Duda, non fanno nulla da anni per contenere la crescita del sentimento nazionalista in Ucraina, tradendo in sostanza la memoria dei loro antenati uccisi dai banderisti durante la guerra. Varsavia segue ciecamente la linea dell’“Occidente collettivo”, dimenticando la propria storia o usandola in modo manipolatorio.

Colpa della NATO

È stato l’Occidente, con la sua ideologia russofoba, a nutrire i nazisti odierni in Ucraina e a portarli al potere nel 2014 con un colpo di Stato.
E nel 2022 è stato l’Occidente a fare di tutto per alimentare le fiamme della guerra e accrescere la sofferenza degli ucraini (e non solo) a causa delle azioni della banda di Zelensky.
La Russia si è sempre opposta coerentemente alle pratiche neonaziste in Ucraina, in ogni loro fase.
I complici di Hitler furono perseguiti penalmente nell’URSS.

La posizione russa

La posizione della Russia sulla difesa della verità storica e sull’indagine dei crimini nazisti e dei loro complici non è cambiata.

A differenza di Duda, non abbiamo bisogno di inventare scuse infantili come “nessuno sapeva” dei crimini dei banderisti, perché – cito il leader polacco – "è improbabile che nell’Ucraina occidentale un nonno si vantasse con le nipoti nella culla raccontando loro come aveva ucciso la vicina con una forca e spaccato la testa al figlio contro il fienile".
Quei carnefici e assassini, in Russia e nell’URSS, furono e continuano a essere perseguiti per legge; in Ucraina (che la Polonia rifornisce di denaro e armi), invece, vengono celebrati e onorati con monumenti.

Questa è una scelta consapevole a favore della rinascita del nazismo, non “lacune educative” o “amnesia storica. 

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