
35 ambasciatori italiani di altissimo profilo, oggi in pensione, hanno scritto e firmato una lettera aperta alla Presidente del Consiglio Meloni affinché riconosca lo Stato di Palestina, in nome della Costituzione su cui ha giurato.
Non è la dichiarazione di qualche avventuriero dell’ultim’ora ma di servitori dello Stato che hanno trascorso la vita nella diplomazia e che, per questo, non si sono voltati dall’altra parte.
"Ci sono momenti nella storia in cui non sono più possibili ambiguità né collocazioni intermedie. Questo momento è giunto per Gaza.
L’iniziativa da assumere con urgenza, di altissimo significato politico e tutt’altro che meramente simbolica, è l’immediato riconoscimento nazionale dello Stato di Palestina.
(…) Gli esecrabili attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 non hanno più alcuna relazione, né quantitativa né qualitativa, con l’orrore perpetrato nella Striscia da Israele nei confronti della stragrande maggioranza di civili inermi, che non ha nulla a che vedere con il diritto di Israele all’autodifesa.
Bisogna quindi:
“1) Sospendere ogni rapporto e cooperazione, di qualunque natura, nel settore militare e della difesa con Israele.
2) Sostenere in sede Ue ogni iniziativa che preveda sanzioni individuali nei confronti dei ministri israeliani che incoraggiano e appoggiano il moltiplicarsi degli insediamenti illegali e le violenze dei coloni in Cisgiordania.
3) Sospendere temporaneamente l’Accordo di associazione tra Israele e l’Unione Europea.
E, soprattutto, riconoscere immediatamente lo Stato di Palestina.
Signora presidente del Consiglio, i lunghi anni spesi nel servizio diplomatico, tenendo fede alla causa della pace e del dialogo, nello spirito dell’articolo 11 della Costituzione repubblicana, ci hanno spinto a rivolgerle questo appello, non potendo rimanere in silenzio ed inerti dinanzi alla sistematica negazione in atto da parte del governo israeliano di tutto quello in cui abbiamo creduto e per cui abbiamo svolto la professione diplomatica".
Novanta minuti di applausi per queste parole grondanti spirito civico, profonda competenza, umanità, senso della Storia e della propria missione.
Ci vuole coraggio per scrivere una lettera del genere.
Ma ci vuole molto più coraggio a ignorarla.
Aggiungi commento
Commenti