
Se volete un’idea della portata storica dell’annuncio di Macron sul riconoscimento dello Stato di Palestina, basta osservare le reazioni rabbiose, scomposte, isteriche di queste ore da parte di Israele e Stati Uniti.
E Macron finalmente riconosce la Palestina
Netanyahu lo ha definito senza mezzi termini “un premio al terrore”.
Come se il riconoscimento di uno Stato palestinese fosse un premio e non un diritto storico, umano e politico sacrosanto del popolo palestinese. Di ogni popolo.
Il segretario di Stato Usa Marco Rubio parla addirittura di “scelta sconsiderata e uno schiaffo in faccia alle vittime del 7 ottobre”.
Bravo Macron
La verità è che oggi riconoscere lo Stato di Palestina è l’ultima e l’unica possibilità POLITICA di fermare il genocidio in atto a Gaza.
Hanno perso due anni e 60.000 vite innocenti - e chissà quante altre vite distrutte per sempre - per capire che Netanyahu è un criminale e che non si fermerà da solo.
Una decisione tardiva, certo - anzi, è tardissimo - ma necessaria.
Se qualcuno aveva dei dubbi sull’importanza della decisione di Macron, lo chiedano a Usa e Israele cosa ne pensano.
Macron ora non resti isolato. Altri - a cominciare da Starmer - seguano il suo esempio.
Almeno loro che un governo (degno di essere chiamato tale) ce l’hanno.
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