
Piantedosi è stato respinto dalla Libia, un altro smacco per la politica internazionale italiana.
Piantedosi rrespinto dalla Libia
Il governo del Bengasi controllato dal generale Haftar e non riconosciuto a livello internazionale ha respinto la delegazione UE, con il nostro ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, all’aeroporto di Benina, accusandoli di non aver rispettato le procedure diplomatiche: considerati “non grati” e invitati a lasciare subito il Paese. Ma non è solo un inspiegabile inciampo protocollare è l’ennesima riprova del fallimento di una politica migratoria basata su accordi con governi di passaggio, scavalcando Tripoli, assecondando Haftar e procedendo con arroganza senza cognizione del terreno.
L'Italia perde la faccia
L’Italia, da Paese agnello che soccorre, si trasforma in bulldozer politico, e alla fine viene sbattuta fuori con un secco schiaffo diplomatico. La Libia ci manda via con un messaggio chiaro: la sovranità non si compra con decreti, non la si arrocca dietro slogan. Si conquista con dialogo serio, visione strategica, rispetto e consenso.
La Farnesina attribuisce l’episodio a una “incomprensione protocollare”, ma fonti indipendenti svelano accuse durissime. Dove è finita la “CREDIBILITÀ” del governo di giorgiameloni ????
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