
“Una follia assoluta, la peggior idea mai sperimentata nel calcio”. Non usa mezze misure Jürgen Klopp per descrivere il nuovo Mondiale per Club targato FIFA. L’ex tecnico del Liverpool, ora consulente nell’universo Red Bull, mette nel mirino la decisione di piazzare una competizione così intensa in un calendario già saturo, proprio mentre iniziano gli ottavi con sfide come Palmeiras-Botafogo e Benfica-Chelsea.
Nel suo attacco frontale, Klopp va oltre i tecnicismi: si parla di salute, equilibrio mentale e di una visione sostenibile dello sport. Confronta i ritmi folli del calcio con quelli dell’NBA, dove almeno si prevedono quattro mesi di pausa. “Ci aspettiamo che diano tutto, 70-75 volte l’anno. Ma non può continuare così”.
E quando anche un talento come Raphinha si espone dicendo che nessuno ha chiesto il parere dei calciatori, la riflessione si fa collettiva. Il rischio? Un calcio che si svuota di significato, perché senza recupero non c’è spettacolo, solo logoramento.
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