L'uomo é troppo sbagliato

Pubblicato il 10 giugno 2025 alle ore 17:04

C'è qualcosa nello spirito di questa umanità di profondamente deviato e deviate, la capacità di distorcere la realtà. Un mondo fatto di vendette personali per ciò che il tempo, Dio o la vita hanno tolto o non donato. Lo spirito di questa umanità nega l'esaltazione dell'essere e si rifiuta di concepirne lo sviluppo, l'evoluzione della sensazione l'esaltazione della sensorialità. L'uomo è divenuto elemento senza il suo elemento. Siamo quello che siamo: ribelli, traditori, amanti, guaritori, guerrieri, generosi, bugiardi, leali, rispettosi, angeli di demonie demoni di angeli. Spesso ci guardiamo passare nelle pagine stanche di una vita a cui non diamo o non riusciamo a dare un senso, per dare spesso un senso esagerato a noi stessi. Ci rivestiamo di corazze invisibili, ma pesanti come la vita o il senso di essa che fatichiamo a trovare.Spesso convinti di Essere, guardando gli altri come la follia guarda la sobrietà. Pronti ad incensare il nostro passaggio tra i vicoli della vita, spesso pieni di rifiuti e rottami lasciati a marcire. Condanniamo, accusiamo, giudichiamo e poi? E poi ci ritroviamo ad asciugare le lacrime della nostra povertà, disillusione e nudità. Nudi di fronte al nostro sguardo: il momento dove l'incertezza e l'inadeguatezza diventano terrore. Vessilli di uno spirito perso nell'abisso del non senso, ma non torniamo indietro no... continuiamo spergiurando e scongiurando, con la convinzione che la nostra casa non sia costruita sulla sabbia ma su solida roccia.Dovremmo fermarci a dare un po' di dubbio alla nostra sapiente grandezza.Nulla e nessuno è più di noi, nulla è nessuno sa come noi, nulla e nessuno ama come noi. Eppure, siamo spesso soli, alla ricerca di una grande amicizia o di un grande amore che sarà sempre il prossimo, solo perché quello che abbiamo non sappiamo amarlo noi. Scontenti, delusi, psicoanalizzati, depressi, ubriachi o tossici di qualcosa o di qualcuno. Alla ricerca delle labbra perfette, degli addominali perfetti, del grande successo, della grande bellezza. Ma alla fine scriveremo solo un patetico come il mio cane" o se volete gatto. Il  problema è che spesso non sappiamo amare, non sappiamo dare, fuggiamo dal certo e bello soltanto per avere la scusa di non dare. Accusiamo gli altri di essere dei traditori seriali e noi facciamo altrettanto, e magari anche prima. Diciamo agli altri di non saper amare perché vogliamo essere amati a modo nostro cioè: senza amore. Dovremmo osservarci di più, ma scopriremmo di che stoffa siamo fatti e schiferemmo il tessuto. Tutto qui: solo dei poveri disadattati, chi analfabeta chi semi analfabeta, chi diplomato, chi laureato, ma soltanto dei disadattati che giocano a perdersi nella socializzazione fake, solo per sentirsi essere di qualcosa... o asociali per fuggire dal vuoto totale che circonda la nostra viltà. Ci ripieghiamo nella nostra affermazione preferita: "Mai una gioia"- "La vita è una merda" - "L'amore non esiste". Tu non esisti... pessimo sciagurato o sciagurata. Siamo esseri che traballano dentro noi stessi, spesso alla ricerca di un po' di comprensione o considerazione. Spesso distruggiamo chi già ci considera, perché averla la considerazione è una responsabilità, una responsabilità che va gestita per dimostrare che chi ci considera non si sbaglia, ed è proprio in quel momento che fuggiamo.

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