Due giovani palestinesi disarmati uccisi da un drone israeliano durante una passeggiata (video) ... di Giovanna Serra

Pubblicato il 2 luglio 2025 alle ore 08:29

Due giovani palestinesi colpiti da un drone israeliano mentre trasportano una tenda: le immagini che scuotono le coscienze

Un nuovo episodio di violenza scuote la Striscia di Gaza e l’opinione pubblica internazionale. Un video, rilanciato da diverse testate giornalistiche tra cui The Guardian e Reuters, documenta un attacco aereo israeliano che ha colpito due giovani palestinesi mentre trasportavano una tenda lungo una strada spoglia, in un’area devastata dai bombardamenti. Nessun segno di minaccia, nessuna arma: solo due persone in fuga, affaticate, aggrappate all’unico bene rimasto, simbolo fragile di sopravvivenza.
L’attacco, avvenuto in pieno giorno, è stato registrato da un drone militare e mostra con chiarezza l’esplosione che li investe pochi istanti dopo essere entrati nel campo visivo del mezzo aereo.

Sparano sui civili disarmati

Secondo le ricostruzioni fornite da giornalisti e soccorritori locali, l’area colpita non presentava infrastrutture militari né basi operative, ma solo tende e rifugi di fortuna allestiti da civili sfollati.
Organizzazioni umanitarie e osservatori indipendenti parlano di un colpo deliberato contro civili disarmati. L’attacco, secondo Associated Press, si inserisce in una più ampia serie di bombardamenti che negli ultimi mesi hanno colpito campi di tende e aree designate come “zone sicure”, causando un numero crescente di vittime tra donne e bambini.
Il tutto è avvenuto nel più totale silenzio, non solo diplomatico ma mediatico, complice la sistematica interruzione delle comunicazioni e dell’accesso a internet nella Striscia. Una censura tecnologica che non solo isola, ma impedisce al mondo di vedere in tempo reale ciò che accade. In assenza di connessione, la verità si muove a fatica, soffocata dalla polvere delle esplosioni e dal controllo dell’informazione.
Le Convenzioni di Ginevra, che dovrebbero tutelare la popolazione civile in contesti di conflitto, sembrano svuotate di ogni efficacia. Nessuna presa di posizione netta, nessuna condanna formale. Solo l’eco dei droni e dei silenzi.

Questo come molti altri episodi

Questo episodio, come molti altri prima di esso, rappresenta la fotografia di un conflitto in cui la sproporzione tra potere militare e condizioni umanitarie è diventata ormai inaccettabile. Le immagini, crude e inequivocabili, parlano più di mille analisi strategiche: mostrano due vite spezzate, due corpi resi invisibili nel frastuono geopolitico.
A Gaza, oggi, una tenda può valere quanto una casa. Ma basta portarla sulle spalle per diventare un bersaglio.
Gia Se
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