Chi sgancia bombe e chi bugie... di Marianna Ricciardi

Pubblicato il 28 giugno 2025 alle ore 14:42

“C’è chi sgancia bombe, e chi sgancia bugie.”
Così Giuseppe Conte ieri alla Camera rispondendo alla premier, intervenuta in aula per l’informativa sulla crisi in Medio Oriente. E aveva ragione da vendere!

Il discorso meloniano

Il discorso di Giorgia Meloni non è stato per nulla rassicurante, anzi, ha aumentato l’incertezza perché, come al solito, alla verità ha preferito la propaganda. Ha detto che “nessun aereo americano è partito da basi italiane”. Ma non ha escluso che possa accadere in futuro, aggiungendo lo zuccherino del passaggio in parlamento (figuriamoci, hanno la maggioranza assoluta…)

Saremo complici di una guerra che non abbiamo deciso e che non vogliamo?

Dobbiamo chiedercelo perché l’impressione è che non solo l’Italia non sia più padrona del proprio destino militare, ma che il governo Meloni non abbia nemmeno la forza di rivendicare un minimo di sovranità. Altro che “interesse nazionale”, qui si obbedisce agli ordini atlantici senza fiatare. Neanche un sussulto di dignità davanti al fatto che, in qualità di alleati NATO, non si è stati avvisati dell’attacco in Iran.

La pace sia con loro

Meloni ha anche detto di voler lavorare per la pace in Medio Oriente.
Peccato che:
– ha firmato accordi di cooperazione militare con Israele nel silenzio totale del Parlamento;
– ha votato contro il cessate il fuoco a Gaza in sede europea;
– ha avallato la corsa al riarmo UE fino al 5% del PIL.

Il presidente Conte lo ha denunciato con chiarezza:
“Non possiamo restare passivi. Siamo un Paese sovrano o una colonia militare?”
Se davvero si vuole la pace, allora si dicano dei NO. Altrimenti, come diceva una vecchia canzone, è fumo e nulla più.

#smokeintoyoureyes #iran #GiorgiaMeloni

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