Israele accusato dalla Corte Internazionale e i media italiani servi in silenzio... di Fabio Fiorina

Pubblicato il 20 luglio 2025 alle ore 14:48

Il Tribunale Internazionale dell'ONU condanna Israele per l'occupazione illegittima della Palestina, per discriminazione e per uccisione sistematica della popolazione palestinese. Sui giornali italiani, ormai servi di sotto il tacco di Trump, Meloni e Tel Aviv... il silenzio.

I servi del potere in silenzio

Un’inchiesta delle Nazioni Unite appena pubblicata accusa Israele di aver compiuto “atti di genocidio” nella Striscia di Gaza attraverso la distruzione sistematica degli ospedali e delle strutture sanitarie per l’assistenza sessuale e riproduttiva palestinesi. Gli ebrei sionisti dello stato israeliano rifiutano l'accusa, appoggiati dai giornalisti servi. Gli editori italiani nella loro maggioranza tacciono la notizia. Vergognatevi! Impostori corrotti vergognatevi! 

Il silenzio dei media italiani

La maggior parte degli editori italiani siedono in parlamento e se non loro, sicuramente qualche senatore possiede la società editoriale. Questi mascalzoni, servi del potere centrale nascondono la verità non pubblicando ma la cosa più ignobile sono i servi corrotti e frustrati dei colleghi che siedono in redazione. Persone che dovrebbero ribellarsi al sistema dell'occultare. Vergognatevi! 

Svolgimento

La Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha affermato che Israele ha “intenzionalmente attaccato e distrutto” il principale centro di fertilità del territorio palestinese e ha simultaneamente imposto un assedio e bloccato gli aiuti, compresi i farmaci per garantire gravidanze, parti e cure neonatali sicure. 

Questa verità è tacita da tutti... vergognatevi, dovreste andare oltre il senso della vostra esistenza, visto che molti di noi, precisamente 340, dalle ultime stime, sono stati trucidati. 

VILTÀ

La convenzione delle Nazioni Unite sul genocidio definisce tale crimine come atti commessi con l’intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso. Delle sue cinque categorie, l’inchiesta ha affermato che le due che implicavano Israele stavano “deliberatamente infliggendo al gruppo condizioni di vita calcolate per provocarne la distruzione fisica” e “imponendo misure volte a impedire le nascite all’interno del gruppo”. “Queste violazioni non hanno solo causato gravi danni fisici e mentali immediati e sofferenze a donne e ragazze, ma anche effetti irreversibili a lungo termine sulla salute mentale e sulle prospettive riproduttive e di fertilità dei palestinesi come gruppo”, ha affermato il presidente della commissione Navi Pillay in una dichiarazione.

La commissione

La Commissione internazionale indipendente d’inchiesta, composta da tre persone, è stata istituita dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel maggio 2021 per indagare sulle presunte violazioni del diritto internazionale in Israele e nei territori palestinesi. Pillay, ex capo dei diritti dell’ONU, è stato giudice presso la Corte penale internazionale e ha presieduto il Tribunale penale internazionale per il Ruanda. 

Israele ha più volte accusato la commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite presieduta da Navi Pillay di promuovere un “programma politico predeterminato e di parte che tenta spudoratamente di incriminare le Forze di difesa israeliane”.

Israele deve comprendere che è un popolo e uno stato infame che si chiama le ritorsioni della storia. È un popolo che dai tempi di Abramo ha ucciso tutto ciò che cammina e striscia... un popolo lurido con uno stato lurido. 

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